Come produrre Antibatterici Sulfamidici partendo da zero

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I sulfamidici sono farmaci antibatterici sintetici. Non si ottengono dalla natura, ma si possono ricreare con procedimenti chimici abbastanza semplici se hai i materiali giusti.

In generale i sulfamidici sono molto più stabili della penicillina naturale, ma sono molto più difficili da produrre senza un minimo di chimica rudimentale.
Se puoi allestire anche un piccolo laboratorio di fortuna, valgono lo sforzo.

Se non hai accesso a chimica di base, resta comunque più pratico coltivare Penicillium dal pane.

Materiali fondamentali da recuperare

  • Anilina (o materiali ricchi di composti aromatici tipo benzene derivato da carbone vegetale)
  • Acido solforico o sostituti (anche estratto da batterie esauste)
  • Ammoniaca o composti ricchi di ammoniaca
  • Soda Caustica (idrossido di sodio)
  • Solvente (tipo etanolo o acetone, recuperabile da materiali da costruzione o forniture chimiche)
  • Fonte di calore controllato (fuoco, braci, fornello di fortuna)
  • Contenitori resistenti al calore e agli acidi (vetro spesso o metallo smaltato)
  • Protezione: guanti, maschera, occhiali improvvisati

Processo teorico semplificato per la produzione dei Sulfamidici

Il processo per ottenere un sulfamidico rudimentale può essere suddiviso in quattro fasi principali:

Fase 1 – ottenere l’anilina

L’anilina è il punto di partenza.

Se hai anilina pura, sei già molto avanti.
Se non ce l’hai, puoi provare a:

  • Distillare materiali contenenti fenolo o benzene (esempio: residui di gomma bruciata, catrame di legno, carbone vegetale).
  • Non è semplice, ma in emergenza puoi ottenere tracce di aniline da processi rozzi di distillazione.

Fase 2 – solfonazione

Serve legare un gruppo solfonico (-SO₃H) all’anilina.

Procedura base:

  • Mescola anilina con acido solforico molto diluito (attenzione: l’acido forte va sempre versato sull’acqua, mai il contrario).
  • Scalda il tutto lentamente a circa 80-100°C, mantenendo agitazione.
  • Dopo qualche ora, ottieni anilina solfonata.

Fase 3 – reazione con ammoniaca

Aggiungi ammoniaca o vapori di ammoniaca alla soluzione:

  • L’ammoniaca reagisce con il gruppo solfonico formando il sulfamidico rudimentale.
  • Serve mantenere la miscela calda e agitata per favorire la reazione.

Fase 4 – purificazione

  • Una volta completata la reazione, neutralizza l’acido residuo con Soda Caustica (idrossido di sodio) a bassa concentrazione.
  • Filtra i cristalli grezzi che si formano.
  • Lava i cristalli con alcool puro o acqua distillata.
  • Essicca bene i cristalli: questi rappresentano il tuo sulfamidico rudimentale.

Come usare i sulfamidici

  • Polverizza leggermente i cristalli.
  • Usa solo per infezioni esterne o in casi estremi in sospensione orale a dosaggi minimi (rischio tossicità se mal dosato).
  • La somministrazione interna senza dosaggi precisi è molto pericolosa.

Elenco rapido delle cose da fare

  • Recuperare anilina o derivati aromatici
  • Ottenere acido solforico o batteria esausta
  • Distillare ammoniaca o recuperarla da fertilizzanti
  • Solfonare anilina scaldandola con acido
  • Reagire il composto con ammoniaca
  • Neutralizzare con Soda Caustica
  • Filtrare ed essiccare i cristalli

Attenzione ai rischi

  • Acido solforico e ammoniaca sono altamente corrosivi e tossici.
  • Reazioni chimiche incontrollate possono provocare ustioni, esplosioni o inalazioni tossiche.
  • Purificazione rudimentale = presenza di impurità → rischio effetti collaterali forti.
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